venerdì 2 settembre 2016

Temperatura ottima, cielo azzurro, voglia di fare una scappatella.
Ma si, il lavoro nobilita ma mai esagerare.


Appena fuori casa affronto la prima salita, la Croara.
Scendo a Rastignano e imbocco la Lungosavena fino a superare Pianoro Vecchio.
Prendo a destra per Brento, si comincia a salire.
Poi Monzuno e da qui a Gabbiano.
La stradina che porta a Gabbiano è malmessa, anche se asfaltata: profonde fissuraazioni, dislivelli, frane, un piccolo disastro.
Ma la Chiesa del Paesino merita la deviazione:


Procedo, lo stato della strada migliora, dopo Valle prendo a sinistra salendo a San Benedetto Val di Sambro e Madonna dei Fornelli.
Da qui la strada prende a scendere fino a Castel dell'Alpi, dove mi fermo per una foto:


E un cappuccino + brioche, lo stomaco cominciava a dar segnali di riserva.
Risalgo il fiumiciattolo (vuoto) che va a sfociare nel lago e salgo a Montefreddi:




La salita è ripida, il fondo un po' sconnesso ma asfaltato.
L'ombra dà una sensazione di fresco, sembra di essere in zona Camaldoli.
Una ripida discesa mi porta sulla SR65 poco a sud di Pietramala e da qui salgo al Passo della Raticosa per una sosta guardamoto.
Niente di particolarmente interessante ma c'è un bel venticello fresco, me lo godo perché scendendo penso sarà piuttosto caldo negli ultimi chilometri.

A Mercatale giro a sinistra attraversando il ponte sull'Idice e prendo a destra la strada che costeggia il fiume sulla sponda sinistra.
Ben presto l'asfalto finisce e posso godermi lo sterratino che è stato da poco risistemato, il GSsino va via che è una bellezza.
Sosta lungo il fiume:




Poi a casa, dove arrivo verso le 11 con una temperatura ancora piacevole.


Una mattinata da ricarica dopo i primi giorni di lavoro, un po' di moto non può che far bene, lo dice anche il medico.